vedi anche: Criteri per la selezione del donatore di sangueRequisiti fisici per poter donare il sangueMateriale informativo e questionario per la donazione

PERCHE’ DONARE IL SANGUE?

Utilità Sociale. Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno.

goccia_con_croceMolta esigenza. In Italia attualmente non è stato raggiunto l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale: esistono profondi squilibri tra le diverse regioni del nostro Paese, per cui il divario fra la raccolta ed il reale bisogno non trova compensazione creando uno stato di emergenza e di carenza continuo. Per sanare questo divario, l’unica strada percorribile è quella di sensibilizzare fortemente i cittadini nei confonti della donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti. La Sardegna è fra le regioni che non raggiungono l'autosufficienza.

Nessun rischio. La donazione non comporta rischi di alcun genere per la salute, in quanto il sangue è una fonte di energia rinnovabile, ed è possibile privarsene in parte senza che l’organismo ne risenta.

Controllo della propria salute. Il donatore avrà la possibilità di fare prevenzione controllando priodicamente il suo stato di salute. Infatti ad ogni donazione vengono eseguite una serie di analisi sul sangue prelevato.

Donare il sangue, anonimamente, gratuitamente, volontariamente, periodicamente e responsabilmente, come chiede Avis, rappresenta la maggior garanzia oggi possibile in termini di sicurezza trasfusionale.

 

CHI PUO’ DONARE IL SANGUE?

Chiunque abbia un’età maggiore di 18 anni, un peso corporeo non inferiore ai 50 Kg e sia in buono stato di salute, può presentarsi presso una qualsiasi sede Avis e chiedere di iscriversi all’Associazione per poter donare il proprio sangue.

Chi decide di diventare donatore di sangue stabilisce con il ricevente un patto di fiducia, di cui è intermediario il sistema trasfusionale: i fondamenti di questo patto sono la responsabilità del donatore a garantire il proprio stile di vita e la propria storia clinica e la professionalità del medico addetto alla raccolta nel tutelarne la salute. Esistono infatti una serie di criteri, stabiliti da decreti ministeriali, raccomandazioni delle società scientifiche, dell’Unione Europea e dell’Associazione Mondiale della Sanità, che rendono un soggetto non idoneo alla donazione di sangue:

Alcune cause di esclusione (e/o autoesclusione) temporanea:
gravidanza (fino ad un’anno dal parto);
soggiorni in paesi tropicali;
vaccinazioni;
interventi chirurgici;
tatuaggi, agopuntura, piercing.

Alcune cause di esclusione (e/o autoesclusione) definitiva:
assunzione di droghe;
comportamento a rischio per AIDS e altre patologie trasmissibili;
patologie croniche;
cardiopatie;
positività per vari test (sifilide, epatiti, HIV);
epatiti virali.

 

COME SI DONA IL SANGUE?

Molti, pur coscienti della sua importanza, non donano il sangue perché hanno paura dell’ago. In realtà ciò non trova una reale motivazione, in quanto la puntura del tanto temuto ago è così lieve da essere assolutamente sopportabile per chiunque. Il personale medico o paramedico addetto, inoltre, è costituito da professionisti con all’attivo centinaia se non migliaia di prelievi, effettuati su donatori di ogni età, corporatura, e soprattutto… emotività.

Preventivamente viene effettuato un colloquio con il medico, che effettua una prima valutazione sull’idoneità alla donazione di sangue. Solo dopo la visita medica, accertata l’idoneità del donatore, viene effettuata la prima donazione di sangue.

L’accertamento medico si ripete ad ogni nuova donazione: il medico effettuerà una valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina), e l’intervista prevista per l’accertamento di eventuali controindicazioni per la sicurezza sia del donatore sia del ricevente (in particolar modo in riguardo ai comportamenti a rischio intercorsi dall’ultima donazione), e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione.

Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Da evitare il latte e i suoi derivati. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne l’assunzione quotidiana.

Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- 10% .

Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort post donazione.

Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.

L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni.
Di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l’anno, mentre le donne 2 volte l’anno.
Le donne non possono donare sangue durante il ciclo mestruale o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.